Il Covid ha portato una vera rivoluzione nel modo di concepire la casa. Oggi le famiglie italiane sognano un nuovo modello di abitare, che tiene conto dei forti cambiamenti portati dalla pandemia, a iniziare dalla riscoperta dei borghi e delle piccole città. Sono questi gli elementi messi in luce da “La Casa e gli Italiani”, Rapporto Nomisma che sottolinea tra l’altro l’ottimismo e la fiducia che caratterizzano questo momento storico, con evidenti riflessi positivi sul settore immobiliare.
3,3 milioni di famiglie vorrebbero una nuova abitazione
La pandemia ha costretto le famiglie in casa per mesi, obbligandole a “fare il punto” sulla propria abitazione. Ma se metà di queste ha riscoperto il piacere della casa, l’altra metà ha vissuto settimane da incubo in un ambiente non adeguato. Insomma, non sorprende l’intenzione di acquisto da parte di 3,3 milioni di famiglie (stima basata sulle intenzioni dichiarate), passate dal 9,5% nel 2020 al 12,8% nel 2021. Il numero scende a 804 mila famiglie se si considerano le intenzioni di acquisto credibili (3,1%), filtrate alla luce della reale solidità economica dei nuclei familiari. Si tratta comunque di numeri importanti, che danno il segnale di quanto sia “in movimento” il comparto immobiliare attuale.
Il popolo dei potenziali acquirenti
Alla luce di questi elementi, Nomisma classifica il popolo dei potenziali acquirenti in tre categorie: gli “equipaggiati” (1 milione di famiglie, pari al 3,9%) che possiedono un reddito adeguato e possono garantire una domanda in sicurezza; gli “incauti” (1,8 milioni, pari al 7%) con un reddito appena sufficiente a soddisfare le esigenze primarie; gli “sprovveduti” (504 mila famiglie, cioè l’1,9%) che pur avendo una insufficienza reddituale intendono comprare casa. In ogni caso, la propensione di acquisto per uso primario si conferma un obiettivo prioritario delle famiglie. Nel complesso, le motivazioni di acquisto di “prima casa” e di “sostituzione prima casa” riguardano l’80% delle volontà manifestate.
Scegliere dove abitare
Grandi città, borghi o centri abitati di medie dimensioni? Quali sono le piazze preferite da chi cerca una nuova abitazione? In base ai dati raccolti da Nomisma, ogni età ha le sue preferenze. Secondo l’indagine 2021, quasi un giovane su tre (29,8% contro il 14,8% di tutta la popolazione) orienta la propria scelta verso una grande città con più di 100.000 abitanti. Il 40,8% degli Under 35 (25,1% della popolazione) guarda invece a una città di medie dimensioni (tra 20.000 100.000 abitanti), mentre un anziano su due predilige un borgo o un piccolo centro con meno di 5.000 abitanti.
Età diverse comportano anche esigenze e preoccupazioni differenti, che più che mai suggeriscono di rivolgersi ai veri professionisti del settore. Giordano Mischi Property Solutions opera da oltre 30 anni nel mercato immobiliare di Monza – cittadina a breve distanza da Milano con un’altissima qualità della vita – e della verde Brianza, proponendo soluzioni selezionate di qualità e la garanzia di un’assistenza in tutte le fasi della compra-vendita. Mai come ora, quando si tratta di scegliere la casa per la vita, non si può sbagliare.