
Tra i tantissimi documenti e carteggi che bisogna essere in grado di interpretare quando si acquista una nuova abitazione, oltre ai vari certificati di proprietà e atti catastali, ci sono anche i report relativi alle spese condominiali. Se abbiamo puntato una possibile nuova casa, se è proprio quella dei nostri sogni e soprattutto se è inserita in un contesto condominiale, quella delle spese può essere una questione un po’ spinosa. A maggior ragione è fondamentale in tali casi poter contare sulla consulenza preziosa di un’agenzia immobiliare professionale, che sappia tutelare il proprio cliente da tutte le possibili sorprese. E’ questa una delle ragioni per cui sempre più clienti si affidano a noi di Giordano Mischi Property Solutions, che da oltre 30 anni operiamo sul territorio di Monza e della Brianza offrendo le soluzioni di più alto standing qualitativo: noi facciamo gli interessi di chi ci sceglie, con la massima serietà e competenza e la più totale privacy.
Cosa sono le spese condominiali
Non sono solo, come potrebbero pensare i meno esperti, i costi relativi a luce comune, ascensore e manutenzione del verde. Come specifica l’art. 1117 del Codice Civile, sono considerati beni comuni di un condominio (e quindi tutti i proprietari dei singoli appartamenti o unità abitative vi devono concorrere): le parti dell’edificio destinate all’uso comune, come il suolo dove l’edificio sorge, il tetto, la facciata, il portone, l’androne, le scale, i cortili ecc.; le aree destinate a parcheggio e le zone dedicate ai servizi comuni (lavanderie, stenditoi, sottotetti ecc.); impianti, macchinari e installazioni di qualunque genere destinati all’uso comune (ascensori, cisterne, impianti idrici e fognari, impianti di distribuzione del gas, del riscaldamento e dell’energia elettrica…). E a questo elenco, a seconda dei singoli casi, potrebbero aggiungersi altre voci. Per i costi di manutenzione e di gestione di questi beni tutti i partecipanti alla comunione (i condomini) sono chiamati a partecipare appunto con le spese condominiali. Per un ulteriore distinguo, tali spese si dividono in ordinarie – quelle di normale amministrazione, come il pagamento delle bollette energetiche oppure la pulizia delle scale – e straordinarie, ad esempio il rifacimento di tetto o facciata che hanno costi più importanti ma una periodicità occasionale.
Chi paga le spese comuni?
In linea generale, le spese condominiali – siano esse ordinarie o straordinarie – sono a carico del proprietario. Ma cosa succede quando si vende o si compra un immobile? Oltre a visionare il regolamento condominiale e verificare come venga effettuata la ripartizione delle spese (di solito è per millesimi), è necessario controllare che non ci siano pendenze a carico del venditore. Se così fosse, e se l’informazione non venisse resa nota, il nuovo acquirente potrebbe vedersi accollare dall’amministratore anche il costo delle spese sostenute nell’esercizio precedente il suo subentro, ovvero quelle dell’anno prima rispetto all’acquisto dell’immobile. Allo stesso modo, è corretto che emerga prima del compromesso anche l’eventuale approvazione di spese straordinarie, che potrebbero far lievitare – e di molto – il costo dell’appartamento. Insomma, conoscere ciò che implica l’apparente innocua voce “spese condominiali” è importantissimo. Ecco perché è prezioso l’aiuto di un professionista, che saprà eventualmente suggerire come inserire nel contratto di compravendita i precisi oneri del venditore e del compratore in merito alle quote condominiali.